Compositore italiano. Allievo di G. Legrenzi, fu attivo in San Marco a Venezia,
dove nel 1665 divenne cantore, nel 1690 secondo organista e successivamente
vicemaestro di cappella, affiancato poi dal figlio Antonio. Oltre a oratori,
musica sacra e canzonette veneziane,
P. svolse un'intensa attività
operistica che, nonostante l'evidente derivazione da Lulli, si distingue per la
particolare cura della parte strumentale e per la ricca elaborazione armonica.
Dell'ottantina di opere teatrali composte da
P. ricordiamo:
Roderico (1684),
La forza della virtù (1693),
Ottone
(1694),
Genuinda (1694),
Gli inganni felici (1695),
Faramondo (1699),
Le pazzie degli amanti (1701),
Semiramide
(1714),
Marsia deluso (1714),
L'Arminio (1722) (Brescia 1653 circa
- Venezia 1722).